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Scenario Farm

Scenario Farm

ScenarioFarm è il nuovo progetto di Scenario Pubblico, una nuova sede a Favara (Agrigento) per una sfida che il Centro Nazionale di Produzione della Danza etneo ha deciso di accogliere: contribuire a un radicale cambiamento della percezione della danza contemporanea in Sicilia ampliando cosi quel percorso di diversificazione dei contenuti sempre dedicati ai linguaggi del corpo, che Scenario Pubblico porta avanti ormai da 15 anni. Una prova non impossibile grazie alla collocazione degli spazi dentro un più ampio contenitore delle arti visive contemporanee. Farm Cultural Park è infatti uno straordinario  spazio  di aggregazione culturale che grazie a un lungimirante Andrea Bartoli e a un’appassionata Florinda Saieva si è trasformato da luogo abbandonato a pulpito in continua e contagiosa propagazione. Sette piccole corti collegate tra loro ospitano una serie di piccoli palazzotti e nascondono alcuni piccoli ma meravigliosi giardini di matrice araba. Una programmazione culturale dirompente ha caratterizzato i primi quattro anni di vita di Farm Cultural Park. Ogni quattro mesi è possibile visitare nuove mostre temporanee, incontrare in residenze per artisti, creativi provenienti da ogni parte del mondo, partecipare a workshop e attività anche con giovani e bambini, presentazioni di libri, concorsi di architettura, serate musicali e spettacoli performativi. Un luogo d’arte e piacere.

In questo contesto si colloca ScenarioFarm, un luogo dedicato alla video danza, alle residenze dei video makers e alle performances live di piccolo formato. Gli spazi che compongono ScenarioFarm sono due: Videobox e Nanobox, spazi concepiti come intimi all’interno di un palazzotto di due piani, animati grazie all’espressività dei corpi dei diversi danzatori e grazie ad opere di video danza.

Lo spazio al primo piano battezzato con il nome Nanobox è dedicato alle nano performance, opere danzanti live in una versione one to one artista/spettatore. L’idea è quella di una vetrina hot come se ne vedono ad Amsterdam ma in vendita non è il corpo, ma l’arte della danzatrice/danzatore, in uno scambio diretto di bellezza. Pochi minuti circa cinque (replicabile), in cambio di un euro, per un momento estremamente intenso e dedicato a un solo spettatore che diventa quindi parte della performance stessa.

Nel secondo spazio al piano terra dell’immobile, denominato Videobox, come suggerisce il nome stesso, si ospitano opere di video makers, già realizzate o da creare in residenza negli spazi di Scenario Pubblico.

Inoltre in vari luoghi all’interno del “villaggio dell’arte” di Favara viene dato spazio alle Educational Activity, sezione dedicata a titolo gratuito ad amatori e bambini e rivolta alla diffusione del linguaggio MoDem della Compagnia Zappalà Danza e a presentazioni di testi dedicati alla danza.