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perfomance

capricci

 Non si cede a un capriccio poiché si ritiene l’eventuale suo soddisfacimento inutile: ecco perché questo spettacolo si chiama Capricci. Come il pubblico seduto in platea questa sera, anche in quello che vedrete c’è chi voleva e poteva esserci. Avremmo potuto essere in otto come in due o quindici. Siamo in sette per caso e necessità. Abbiamo continuato su questa strada di necessità e casualità anche costruendo i primi pezzi e ci siamo accorti subito che non volevamo legare nulla a qualcos’altro. Né a una logica, né a un personaggio, né le nostre azioni a un senso, né raccontare o essere particolarmente utili a qualcosa o qualcuno. Insomma quello che stava avvenendo era soprattutto un mettersi in moto, sentire la differenza tra spento e acceso e quindi partire. In cammino o fermi su di un palcoscenico-molo e non più in uno spazio, ponte per qualcos’altro. Abbiamo sottoposto i musicisti allo stesso trattamento, non dando loro punti di riferimento ma chiedendo di attingere provocatoriamente a tutta la musica, suoni e rumori per avere indietro un impasto sonoro incapricciato. Abbiamo voluto fare uno spettacolo ballato e ballabile, su niente. Che non contenesse messaggi e soprattutto non avesse niente da dire. Naturalmente abbiamo subito realizzato che non c’era niente di più utopico, che era impossibile un grado-zero di comunicazione, ma che ci si poteva avvicinare a esso attraverso passaggi di sottrazione di senso. Non so se ci siamo riusciti ma non è questo il punto che ci interessava, quanto l’esserci misurati con degli aforismi coreutici, haiku danzati, proverbi ginnici, massime gestuali: insomma capricci del corpo.
 
Lasciateci l’utopia di provare a rendervi felici almeno per un po’, non facendovi consumare niente, perché la gente felice non consuma.
 
coreografia Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
 
musiche originali Amistadi, Bazzanella, Bungaro, La Manna
 
interpreti: Eleonora Chiocchini, Chiara Michelini, Tommaso Monza, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza / live set: Elisa Amistadi, Michele Bazzanella
 
progetto musicale Corrado Bungaro, Carlo La Manna
 
disegno luci LUCIO DIANA
 
costumi Rizzi sartoria
 
direzione tecnica Andrea Gentili/Alberta Finocchiaro
 
organizzazione e ufficio stampa Dalia Macii, Francesca Leonelli
 
una coproduzione Festival Oriente Occidente Centro servizi culturali S. Chiara
 
Con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività culturali – dip. Spettacolo; Provincia autonoma di Trento – Assessorato alla cultura; Comune di Rovereto – Assessorato alla Cultura; Cassa rurale di Folgaria – Filiale di Rovereto.