soliloquylit
anno
2004
durata
60'
coreografie Roberto Zappalà
musiche D. Shostakovich, P. Glass, G. Sollima
disegno luci e costumi Roberto Zappalà
danzatori Daniela Bendini, Kana Ote, Wei Meng Poon, Michal Zahora, Roberto Zappalà
foto Gianmaria Musarra
una coproduzione compagnia zappalà danza – Scenario Pubblico
Soliloquylit è una partitura di “assoli” che ha come unici elementi compositivi la luce e il movimento, utilizzati in modo da rivelarne tutta la capacità drammaturgica anche quando liberi da vincoli narrativi. In questo caso essi si manifestano come “maschere” che i solisti della Compagnia Zappalà Danza uno dopo l’altro indossano mettendo in gioco se stessi ed il proprio conflitto di identità, scavando tra il buio e la luce lo spazio per il proprio “corpo”.
"…ed ecco nella prima parte quel corpo solo che batte e combatte il suolo e si muove da insetto kafkiano prima della "metamorfosi" in pitecantropo-androide. Ed ancora i "soliloquylit" di una ciclotimia, proteiforme donna-pipistrello che usa le mani come chele eppoi di una pacifico guerriero tai-chi, solo con due interlocutori, la luce bleu elettrico e il contrabbasso di Toscano. E’ qui che l’auto da fé raggiunge il suo culmine, nel "soliloquylit" femminile a torso nudo ma castigatamente e interamente "parlato" di spalle. Si volta per una attimo, alla fine. Calorosissima risposta del pubblico." Carmelita Celi, (LA SICILIA)