Melting Pot
Regia e coreografie: Roberto Zappalà
Musiche: Puccio Castrogiovanni, Frédéric Chopin, Lautari, Gustav Mahler, Salvo Farruggio
Coordinamento artistico: Silvia Oteri e Fernando Roldan Ferrer
Danzatori compagniazappalàdanza2
Direzione tecnica: Sammy Torrisi
Una coproduzione Scenario Pubblico Compagnia Zappalà Danza-Centro di Rilevante Interesse per la Danza e Menhir/Le danzatrici en plein air in collaborazione con Asti Teatro Festival e Centro Coreografico Nazionale/ Aterballetto con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo
Melting Pot è un lavoro che, come suggerisce il titolo, riunisce in una composizione originale frammenti di diverse creazioni realizzate nel corso del tempo da Roberto Zappalà. In particolare sono incluse sequenze da “74bpm” tratto da “I am beautiful” (2016), “24 préludes” (2007) e “Mediterraneo” (2001) – tutte produzioni per la sua compagnia – “I’m a good cook. Spaghetti anybody?”, creazione realizzata nel 2004 per la compagnia svedese Norrdans, e “sud-virus”, commissionato dal Goteborg Ballet nel 2011. All’interno di questo intreccio di coreografie che hanno segnato il suo percorso creativo, il coreografo realizzerà anche una parte inedita, appositamente concepita per questa creazione.
L’idea principale è quella di emancipare il lavoro, mettendolo costantemente in discussione attraverso nuovi interventi coreografici pensati per i danzatori del momento.
Un ‘melting pot’ sempre work in progress.
“Oltre ad elaborare delle parti nuove sono state recuperate e rielaborate alcune scene di vecchi lavori apportando una nuova e fresca gestualità, frutto di un rinnovato confronto fisico. Immagini visionarie, spazi interrotti, gesti poetici per percorrere un tracciato fatto di misura gestuale ma anche del suo contrario. Un sunto nato qualche anno fa ma che ad ogni ripresa viene prosciugato del passato e inondato di futuro”. Roberto Zappalà
compagniazappalàdanza2
Al via un nuovo capitolo per la CZD2. L’obiettivo principale sarà concentrarsi sulla conservazione del repertorio della Compagnia Zappalà Danza.
La riflessione che Roberto Zappalà porta avanti da un certo periodo troverà concretezza nell’apprendimento, nello sviluppo, e infine nella messa in scena delle grandi, medie e piccole produzioni storiche del repertorio del coreografo.
L’importanza del repertorio nel contesto della danza a livello nazionale e internazionale è un tema a cui Zappalà dedica la sua attenzione da molti anni. Questa dedizione non riguarda solo la conservazione delle sue opere, ma è rivolta a tutta la coreografia contemporanea, che nel tempo si è dimostrata uno strumento di ricerca e autentica rappresentazione del pensiero di ogni singolo coreografo.
Negli ultimi anni, la CZD2 ha dimostrato una notevole maturità ed è stata costantemente arricchita dalla presenza di danzatori delle nuove generazioni, in possesso di ottime qualità tecniche oltre che di sensibilità creativa, con una spiccata predisposizione al linguaggio MoDem, linguaggio che rappresenta l’essenza della poetica di Roberto Zappalà. E sono proprio queste qualità che oggi portano la CZD2 a assumersi l’importante compito di conservare e mantenere vivo il repertorio del coreografo.