Compagnia Simona Bertozzi – Nexus / Davide Sportelli
Simona Bertozzi, coreografa, danzatrice e performer, vive a Bologna dove si laurea in Dams e nel 2008 costituisce la Compagnia Simona Bertozzi/ Nexus. Dal 2005 è impegnata in un percorso autoriale e di ricerca coreografica che coniuga la trasfigurazione del codice tecnico con riferimenti concettuali e iconografici tratti dalle arti visive, e dallambito filosofico e antropologico. Presenta i suoi lavori in Italia e allestero, tra cui: Romaeuropa, Biennale Danza Venezia, Aerowaves Londra, Dance Week Festival Zagabria, Tanec Praha Praga, Correios em Movimento Rio de Janeiro, Masdanza Spagna, Intradance Mosca, Fringe Festival Edimburgo.
Davide Sportelli e? un coreografo, danzatore, attore, insegnante di movimento e improvvisazione, coach coreografico e drammaturgico, attivo senza confini geografici
Dopo essersi avvicinato alla musica e al teatro si forma come danzatore a Roma e presso lAccademia Isoladanza della Biennale di Venezia sotto la direzione di Carolyn Carlson.
Come performer ha collaborato con compagnie e direttori quali: Sasha Waltz & Guests, Sosta Palmizi, Giorgio Barberio Corsetti, Caterina Sagna, Ismael Ivo, Micha?el DAuzon, Amaraoui?Burner Project, Micha Purucker, Cie Twain, William Forsythe per Human Writes. Ha insegnato danza contemporanea, improvvisazione e composizione presso istituzioni e compagnie tra cui: P.A.R.T.S., Ultima Vez, Sasha Waltz & Guests, SMASH Berlin, Korea National University of the Arts, Duncan Centre Praga, Ufer Studios e Tanzfabrik Berlino, Iceland Dance Company, Chunky Move Melbourne, VSMU Slovacchia, Love-IN Toronto, Mimar Sinan Istanbul, Scenario Pubblico Catania, Danscentrum SYD, Skånes Dansteater Malmö. Ha diretto performance e installazioni coreografiche in Italia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Corea, Turchia. Alcune sue creazioni hanno ricevuto il sostegno di Summer Studio P.A.R.T.S./ROSAS, Radial System Berlin, Tanec Praha/Teatro Ponec, Elledanse Bratislava.
Al centro dei suoi interessi coreografici ci sono la relazione tra linguaggi verbali e non verbali, l’approccio al corpo come luogo della visione e visione del luogo, il tentativo di fare della danza una musica palpabile. Coltiva da sempre una pratica di scrittura creativa, che di quella coreutica e coreografica è specchio e complemento.