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PERFORMANCE

Side/side

Coreografia e concept: Shumpei Nemoto
danzatori: Louise Perming, Javier Perez
con il sostegno di: Konstnärsnämnden/International Dance program, Choreographic Center Heidelberg
– Un suono nello spazio –
Il compositore John Cage una volta disse “lascia che il suono sia semplicemente suono” e poiché credo che questo pensiero sia molto interssante, ho cercato di applicarlo a una prospettiva di coreografo. Risuona più o meno così: “lascia che il movimento sia solo movimento”. Credo che sia un’idea innovativa e affascinante e vorrei eplorarla nell’ambito della coreografia. Il mio primo passo è stato analizzare le possibilità eliminando il significato del movimento e andare al di là della costruzione ordinata della coreografia. Ho poi continuato la mia ricerca su John Cage e ho conosciuto l’idea dell’operazione possibilità che era solito utilizzare per le sue composizioni e che è stata usata anche dal coreografo Merce Cunningham. L’operazione possibilità riguarda l’avere risorse esterne per determinare le proprie decisioni e il lasciarsi trasportare da queste. Io ho deciso che la mia versione dell’operazione possibilità sarà quella di creare una lista di numeri che si riferiscono a caso a diverse parti del corpo e azioni, spiega quali parti del corpo userai e che tipo di azioni (nuotare, girare, ballare, scivolare, capovolgere o molti altri) compierai. Le qualità del movimento che ricerco in questo processo sono precisione e immediatezza. Quando ho visto una delle copmposizioni di John Cage “Water walk”, ho trovato che il suo movimento per suonare la musica
(accendere il mixer, posizionare la base dei fiori nella vasca da bagno, bere l’acqua e molto altro) era esaminato come quello di un coreografo. Muoveva gli oggetti a tempo di musica. John Cage disse anche che voleva sentirlo uno dopo l’altro in una sequenza libera e spontanea e il lavoro vorrebbe essere strutturato semplicemente in termini di durata tra gli eventi. Io credo che se mi concentro sull’eseguire soltanto la coreografia per tutta la durata (tempo o quantità lo decide l’operazione opportunità) il movimento potrebbe liberarsi dall’interpretazione del performer e rimanere chiusa nel concetto “lascia che il movimento sia solo movimento”.