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Presentazione del libro “Lampedusa” di Guido Nicolosi / OFFICINE CULTURALI

Lampedusa, una piccola isola italiana dell’arcipelago delle Pelagie, in Sicilia. Lunga appena 10 km e larga circa 4, la sua caratterizzazione geologica ne esprime, metaforicamente, anche una specificità geo-politica. Lembo di Africa in “territorio” italiano, alla deriva nel Mediterraneo, rappresenta plasticamente tutte le contraddizioni e i paradossi di un immaginario simbolico e di una prassi politica europei. Il 3 ottobre del 2013, quando un peschereccio lungo circa 20 metri, salpato da Misurata, in Libia, e carico di migranti provenienti da diversi paesi africani, affonda a circa mezzo miglio dalle spiagge bianche di Lampedusa, l’isola diventa il simbolo internazionale di una tragedia umana che ormai da decenni insanguina tutte le “frontiere” del continente. Essa diventa anche il simbolo di una crisi politica dalla portata potenzialmente devastante per il sogno unitario e transnazionale europeo. Questo libro prende le mosse da quella terribile tragedia con l’intento esplicito di sviluppare una riflessione più ampia sull’immigrazione. Non tanto con l’obiettivo di fornire un’ennesima lettura socioeconomica o statistica del fenomeno, quanto di delinearne un quadro culturologico approfondito. In particolare, il testo fornisce una mappa concettuale che rende conto delle narrazioni discorsive, simboliche e iconografiche che i soggetti coinvolti (gruppi, partiti, media, istituzioni) producono e ri-producono nel dibattito pubblico e nella prassi politico-sociale. Particolare rilievo viene dato al ruolo giocato dai media nel definire e amplificare un frame interpretativo “dematerializzante” ed “emergenziale” allo stesso tempo del fenomeno immigrazione, in grado di generare pericolose e drammatiche “profezie che si auto-avverano”.

Guido Nicolosi è professore associato in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania. Membro di diversi gruppi di ricerca nazionali e internazionali, ha conseguito il dottorato in “Scienze Sociali” nei Paesi Bassi, presso il Dipartimento di Sociologia e Antropologia dello Sviluppo (SADE) della Wageningen University. Ha al suo attivo più di cinquanta pubblicazioni scientifiche in italiano, inglese e francese. È attualmente membro associato al Centre d’Étude des Techniques, des Connaissances et des Pratiques (CETCOPRA) dell’Università di Parigi I Panthéon-Sorbonne e fellow presso l’Institut d’Études Avancées (IEA) di Nantes.

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