ideazione e coreografia: MariaGiulia Serantoni | danzatori: Cesare Benedetti, Chiara Ameglio, Maria Focaraccio | drammaturgia: Irene Pozzi | costumi: Arianna Fantin | musiche originali e performance live: Stella Sesto | ingegnere del suono: Andrea Parolin | ideazione scenografica: MariaGiulia Serantoni, Giacomo della Maria, Luca Negri | progettazione e realizzazione scenografica: Luca Negri | produzione: Riccardo Oliver

Eutropia, città ideale, contiene idee e riflessioni, parole, azioni e suoni. La città è partecipe, sensibile della vita dei suoi abitanti, per i quali costruire vuol dire decidere e ideare attraverso l’immaginazione. La coreografia porta a riflettere sul tema dell’abitare e stimola a ripensare l’ambiente che ci circonda. Il progetto, nato tra Berlino e Milano, nasce dalla necessità dell’autrice di reagire positivamente alla sensazione d’instabilità che si prova nei confronti del proprio futuro e di rompere la catena di ansia che questa incertezza genera, per reinventare e progettare il mondo. Nello spettacolo si costruisce, de-costruisce e ricostruisce attraverso un oggetto scenico appositamente progettato: un tavolo che si può montare e smontare. Il tavolo è dotato di microfoni a contatto connessi ad un apposito software che distingue i gesti dei danzatori, traducendo le vibrazioni in output sonori che vengono manipolati dal vivo dalla musicista, creando, così, un concerto danzato. Questo oggetto diventa elemento attorno al quale l’azione del singolo, in un gioco fatto di musica e gesti, sviluppa una relazione di collettiva risonanza. Costruttori, musicisti e compositori, i danzatori/abitanti di Eutropia hanno la possibilità e quindi la responsabilità di interagire tra di loro e con l’oggetto, definendo i suoni e modificando la scena nella dinamica e nello spazio, per dare voce alle proprie emozioni, sensazioni, necessità e desideri. La residenza ACASA, rende ancora più ricca la ricerca artistica legata all’ambiente e ai luoghi, aggiungendo nuovi stimoli e ispirazioni.