Sciara
“Sciara” è un quadro surreale, un caos sublime, un luogo dove potersi smarrire e poi ritrovarsi, immergendosi in un flusso continuo di immagini ed informazioni, anche contrastanti tra di loro, visive e sonore, dove danza e musica sono trasporto, visione e percezione di qualcosa d’infinito. Un filo invisibile unisce l’uomo e la Terra, un flusso unico che nasce e cresce insieme, in cui il corpo è lo strumento che consente di mantenere salda l’unione tra questi due poli in un rapporto simbiotico e nello stesso tempo autonomo. La voce della terra è l’archè, nel magma il mito, la potenza e l’armonia, nel flusso soave dell’acqua il sognatore, nel ritmo solenne e cadenzato il viaggio, la paura dell’ignoto risuona nell’oggetto simbolico, poi l’approdo ad una terra sconosciuta che si configura come Sciara, terra dura e arida in cui riporre la speranza di ritrovare la complicità della propria storia e di una tradizione estremamente complessa e variegata con quello strato poetico e misterioso che aspetta solo di essere portato in superficie. Qui ogni gesto è un’emozione, ogni movimento rimanda a un linguaggio ancestrale nascosto in noi, a volte ambiguo e difficile da decifrare, ma sempre ricco di significati e di valenze simboliche. E’ il corpo svelato.
Coreografie Salvatore Romania Laura Odierna | Danzatori Salvatore Romania, Claudia Bertuccelli, Valeria Ferrante, Francesco Bax, Alessandro Sollima | Musicisti Carlo Cattano (flauti e sax), Alessandro Borgia (percussioni), Salvo Amore (musica elettronica) | Videomaker Alain El Sakhaw | Costumi Debora Privitera | Oggetti di scena Salvatore Romania | Disegno luci Antonio Licciardello