Performative Speech: il lato B della Danza
voce Roberto Zappalà
con Fernando Roldan Ferrer e Joel Walsham (Caino e Abele#1) / Filippo Domini e Erik Zarcone (Caino e Abele #2)
musiche varie
una produzione Scenario Pubblico CZD – Centro Nazionale di Produzione della Danza
con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo dello Sport e dello Spettacolo
L’idea di Performative Speech si concretizza durante il periodo di lookdown ma è sempre stata mia intenzione metterla in atto.
L’esigenza che si sta ponendo davanti a noi, di proposta creativa e culturale in qualche modo obbligata da restrizioni di varia natura, si incrocia in maniera naturale con una necessità che io avevo già da molto tempo: dialogare con il nostro pubblico relativamente al linguaggio e ai diversi “meccanismi” delle mie creazioni.
In ogni mia intervista la domanda più frequente che incuriosisce tutti è: quale il metodo creativo che negli anni insieme al mio staff ed in particolare insieme al mio drammaturgo di riferimento nonché amico abbiamo costruito? Quali i meccanismi poetici, drammaturgici, visivi e di uso del corpo hanno permesso la nascita e lo sviluppo di una linea artistica chiara e inconfondibile?
Performative spech nasce anche da una domanda che è una scommessa: in che maniera le riflessioni e la ricerca concettuale alla base di una creazione o, meglio ancora, di un universo artistico possono diventare parte integrante della performance stessa?
Performative speech è una sintesi, un breve capitolo, del mio mondo creativo che insieme ad alcuni dei miei danzatori renderemo performativo con parole, immagini, movimenti e quant’altro che di volta in volta riterremo opportuno presentare.
Un viaggio attraverso alcune suggestioni che ci hanno portato a costruire il linguaggio MoDem e il mondo creativo della Compagnia Zappalà Danza .
Roberto Zappalà