Naufragio con Spettatore
anno
2010
durata
55'
dedicato a Sergio
prima tappa di ODISSEO, dal progetto re-mapping sicily
liberamente ispirato a “Naufragio con spettatore” di Hans Blumenberg
prima assoluta: 31 agosto 2010 uva grapes Catania contemporary dance network
coreografia e regia Roberto Zappalà
musiche (dal vivo) J.S.Bach (preludi e fughe dal Clavicembalo ben temperato)
drammaturgia Nello Calabrò e Roberto Zappalà
danzatori Fernando Roldan Ferrer, Roberto Provenzano / Adriano Coletta, Antoine Roux-Briffaud
al pianoforte Luca Ballerini
voce Marianna Cappellani
luci e scene Roberto Zappalà
costumi Debora Privitera
foto Antonio Caia
una produzione Scenario Pubblico/ Compagnia Zappalà Danza – Centro Nazionale di Produzione della Danza
in collaborazione con Teatro Stabile di Catania, ArtEZ Arnhem (NL), uva grapes Catania contemporary dance festival, AME Associazione Musicale Etnea
con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo
Pre-testo 1: naufragio con spettatore è la prima tappa di ODISSEO, un lavoro sull’emigrazione/immigrazione e sul rapporto che noi bianchi/occidentali abbiamo nei confronti del popolo migrante. Sia il viaggio di Ulisse che molte delle tragiche odissee del tempo presente si dislocano entrambi nella stessa mappa: il mediterraneo. Mediterraneo che vede la Sicilia al suo centro, come sempre la Sicilia è stata tra la massime produttrici di materiale umano da esportazione tra 800 e 900.
Partendo dall’idea del naufragio si approda a concetti quali viaggio, fame/sete, morte/salvezza, assenza di spazio, oltre a riferimenti a Ulisse in quanto naufrago e unico sopravvissuto nell’isola di Alcinoo (e poi anche nel definitivo naufragio secondo la concezione dantesca), e non si potrà non trattare la cronaca con i continui attraversamenti dei migranti e i conseguenti e tragici naufragi; da quello di Porto Palo (il più grande naufragio della storia del mediterraneo dopo la seconda guerra mondiale) a quello del marzo 2009, con tre imbarcazioni con più di 350 migranti affondati al largo della Libia.
Spunti emotivi e riflessioni sono stati tratti anche dall’opera pittorica di Théodore Gericault – la zattera della medusa – e dal saggio ‘naufragio con spettatore’ di Hans Blumenberg.