compagnia zappalà danza in residenza alla Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto (Reggio Emi
E’ iniziata lunedì 15 aprile la prima esperienza di residenza coreografica da parte della Fondazione Nazionale della Danza (Reggio Emilia), quasi tre settimane di ospitalità della Compagnia Zappalà Danza durante le quali verranno organizzati incontri, masterclass e due performances tra cui quella conclusiva che si terrà il 2 Maggio a chiusura della rassegna ItaliaDanza.
Il 20 e 21 Aprile è prevista la masterclass MoDem a Domicilio con Roberto Zappalà, che prenderà le mosse dal testo Corpo Etico, redatto dal coreografo stesso per dare unità concettuale al proprio lavoro artistico.
Roberto Zappalà incontrerà il pubblico durante l’ATB Corner del 23 Aprile alle ore 18.00 in Fonderia (Ingresso gratuito) mentre l’incontro del 18 Aprile è stato riservato alle insegnanti delle Scuole e dei Nidi d’infanzia di Reggio Emilia coinvolti nel protocollo d’intesa Tavolo 06.
Questa esperienza di residenza, culminerà con due performances, entrambe presso la Fonderia: il 28 aprile per la Giornata Internazionale della Danza la compagnia proporrà“sud-virus/REMAKE” in una serata condivisa con Aterballetto, e il 2 maggio lo spettacolo conclusivo Anticorpi: preludio per il nuovo Sudvirus, realizzato in parte nel periodo di residenza a Reggio Emilia. Entrambe le performance rappresentano la genesi di una coreografia in continua evoluzione: a partire da sud-virus, coreografia realizzata da Roberto Zappalà nel 2011, su commissione del Goteborg Ballet, attraverso queste diverse tappe di ricerca il coreografo darà vita ad una rielaborazione e riorganizzazione concettuale del materiale di partenza che porterà alla creazione di un nuovo lavoro coreografico, Sudvirus (il piacere di sentirsi terroni), che debutterà in prima assoluta il 3 agosto a Civitanova Marche per il Festival Civitanova Danza.
Nonostante il privilegio di possedere una propria casa artistica, Scenario Pubblico, straordinariamente attrezzata e adatta alla crescita artistica di un qualsiasi coreografo, il progetto a Reggio Emilia nasce per Roberto Zappalà dall’esigenza di mettere in pratica la sua idea di residenza e monitorarne gli effetti sul territorio.
L’artista che si trasferisce in un luogo altro per creare con la propria compagnia, ma allo stesso tempo articolando le attività durante la residenza attraverso un ampio coinvolgimento del pubblico. Il pubblico avrà così l’opportunità di conoscere i dettagli del percorso e approfondire il giudizio, quest’ultimo spesso legato alla semplice visione dello spettacolo, e quindi superficiale rispetto al percorso e alla visionedell’artista.